Medaglia all'itinerario arabo-normanno tra Palermo, Monreale e Cefalù. Dalla Cattedrale a San Cataldo, la Zisa e i due duomi: nove i siti nella World Heritage List
Palermo arabo-normanna, la città Patrimonio Unesco
Palermo incassa il titolo di Patrimonio Unesco: approvato a Bonn l’itinerario cittadino bizantino-arabo-normanno che abbraccia anche Cefalù e Monreale.
Nove in tutto i monumenti insigniti del prestigioso riconoscimento sulla World Heritage List: Palazzo Reale e Cappella Palatina, San Giovanni degli Eremiti, chiesa della Martorana, San Cataldo, La Zisa, Ponte dell’Ammiraglio, La Cattedrale di Palermo, il Duomo di Cefalù e il Duomo di Monreale.
Il nuovo percorso va, così, ad aggiungersi ad altri sei siti siciliani: Agrigento, Siracusa, Noto, Piazza Armerina, Eolie ed Etna.
L'itinerario arabo-normanno patrimonio dell'Unesco è un percorso nella storia delle cose da vedere a Palermo, sulle orme di un passato di arte, cultura e tradizioni della città.
Palazzo dei Normanni
Di passaggio fra Cartagine e Roma, Palermo ha vissuto anche le guerre puniche. E' infatti come base cartaginese che si erge Palazzo dei Normanni. L'edificio ha subito modifiche da varie culture: dagli Arabi nel IX secolo, alle bizzarrie borboniche, passando per lo sfarzo bizantino. Marmi e soffitti di derivazione araba si mischiano con un sistema di torri e camminamenti, voluti da Guglielmo I, in un magico ordine tra arte e funzionalità.
Cappella Palatina
Al primo piano di Palazzo dei Normanni, si trova la Cappella Palatina. Nel XII secolo, la struttura, inizialmente nata e pensata come semplice cappella, viene intitolata a SS. Pietro e Paolo, divenendo Parrocchia. La vita dei santi è affrescata sulle due navate laterali, accompagnata da un motivo mosaicato che cammina sotto i nostri piedi, sino al soffitto con stalattiti e pitture in stile islamico.
Cattedrale di Palermo
La storia di Palermo passa per la sua Cattedrale, nuovo gioiello dell'Unesco. In corso Vittorio Emanuele, la cattedrale di Palermo si presenta, mix equilibrato tra barocco e Neoclassico, ospita le tombe in porfido rosso dei grandi re, tra cui quella di Federico II, e nasconde la tiara di Costanza d'Aragona, pregevole manufatto storico.
Chiesa di San Giovanni degli Eremiti
In via dei Benedettini compare la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti. La sua struttura particolare, formata da una base cubica sormontata da una cupola, è un richiamo metaforico, ricorrente nella cultura islamica, alla terra e al cielo.
Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio (La Martorana)
Edificata nel 1143, a Palermo, dall'ammiraglio di re Ruggero II, nel 1400 viene concessa al convento delle suore benedettine, da allora la Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio è chiamata anche "Chiesa della Martorana". Dall'esterno si coglie immediatamente la forte influenza araba che si perde all'interno, tra affreschi, mosaici e un prezioso tabernacolo centrale.
Chiesa di San Cataldo
Le cupole rosse, tipiche dell'architettura araba, illuminano il paesaggio di Palermo e la sommità della Chiesa di San Cataldo. Camminando all'interno, veniamo accompagnati da marmi policromi e porfido, che ci conducono sino all'altare impreziosito da una croce e dal simbolo degli evangelisti, entrambi incisi.
Il Castello della Zisa
"Splendido": questa è la traduzione di "al Aziz", nome arabo dell'edificio, questa è l'impressione del visitatore, confermata dalla sua presenza nell'albo dell'Unesco. Il Castello della Zisa, di origine normanna, è stato per anni la residenza estiva dei re siculi. L'arco d'ingresso presenta un affresco, verosimilmente d'origine barocca, chiamato i "diavoli della Zisa": la loro disposizione in senso rotatorio non permette di contare tutte le figure dell'affresco.
Impressionanti giochi d'acqua e sfarzosi giardini circondavano la struttura, oggi casa di alcuni tra i più significativi manufatti d'origine araba del Mediterraneo.
Il Ponte dell'Ammiraglio
Il Ponte dell'Ammiraglio, che vide una storica vittoria dei Mille di Garibaldi contro le truppe borboniche, venne costruito da Giorgio D'Antochia, ammiraglio di re Ruggero, che costruì anche la chiesa della Martorana. Orfano del fiume Oreto, deviato da tempo, rimane comunque una delle prime vie di comunicazione di Palermo.
Uscendo da Palermo...
Duomo di Monreale
Nella vicina Monreale sorge il Duomo di Monreale, fatto costruire nel 1174 da Guglielmo II e dedicata a Santa Maria la Nova, a cui è anche dedicato il chiostro del Duomo. L'interno è una colata d'oro sapientemente lavorata da maestranze bizantine, raffigurante il Vecchio e il Nuovo Testamento. Nell'abside il Cristo Pantocratore domina l'intera composizione, quasi obbligando il visitatore ad alzare lo sguardo per ammirarlo. Pur non essendo a Palermo, il Duomo fa parte dell'itinerario arabo-normanno patrimonio dell'Unesco sicuramente per la sua innegabile bellezza e storia.
Duomo di Cefalù
Cefalù è l'ultima tappa del percorso Unesco, lontana da Palermo, ma ospite di una leggenda. La storia narra che Ruggero II, dopo esser sopravvissuto ad una terribile tempesta, approdò miracolosamente a Cefalù. Per ringraziare Dio, decise di erigere il Duomo di Cefalù, regalando all'arte e alla storia un gioiello di rara bellezza.
Dopo la morte del re, il Duomo divenne una fortezza militare, anche e soprattutto grazie alla merlatura nella parte meridionale ed i cunicoli segreti. I mosaici nel presbiterio, il Cristo Pantocreatore, così simile a quello del Duomo di Monreale, e gli stucchi neoclassici ribadiscono quanto Palermo sia stata patrimonio dell'umanità e delle culture ancor prima del riconoscimento del percorso arabo-normanno dell'Unesco.
Tante le cose da vedere a Palermo e nei dintorni, tesori spesso difficili da visitare ma altrettanto belli da scoprire.
È possibile visualizzare il percorso anche su Google Maps.
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